Dante (Ribera, 4 ottobre 1818 – Napoli, 11 agosto 1901) è stato un patriota e politico italiano, protagonista del Risorgimento. Tra i principali organizzatori della Rivoluzione siciliana del 1848, fu l’ideatore e il più convinto sostenitore della spedizione dei Mille, alla quale prese parte attivamente. Un mezzobusto in suo onore è esposto presso il Convitto Nazionale di Palermo.
Umberto I (Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900) fu Re d’Italia dal 1878 al 1900. In sua memoria, un mezzobusto è esposto presso il Convitto Nazionale di Palermo.
LA FONTANA DELL’ANTIREFETTORIO, FINE XVII SEC., ATTRIBUITA AD ANGELO ITALIA qui raffigurato come «vendemmiatore» sostenente, tuttavia, la Croce, fuoco e asse portante, visivo e simbolico, della composizione. I tre telamoni alla base in marmi di diverso colore, raffiguranti le tre età dell’uomo, (il gesto dei pellicani di curvare il becco verso il petto per dare ai loro piccoli i pesci che trasportano nella sacca, ha indotto il credere che si lacerino il torace per nutrire i pulcini col proprio sangue, per cui l’iconografia cristiana li raffigura come allegoria del sacrificio di Cristo trafitto al costato da cui sgorgarono il sangue e l’acqua, fonte di vita per gli uomini).
Vittorio Emanuele II di Savoia (Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; Torino, 14 marzo 1820 – Roma, 9 gennaio 1878) è stato l’ultimo Re di Sardegna (1849-1861) e il primo Re d’Italia (1861-1878). In sua memoria, un mezzobusto è esposto presso il Convitto Nazionale di Palermo.
La Fontana Fonte Redentore, situata presso il Convitto Nazionale di Palermo, è un elemento storico e artistico di grande rilievo. Caratterizzata da eleganti linee architettoniche, rappresenta un simbolo di tradizione e memoria all’interno dell’istituto. La sua presenza arricchisce il patrimonio culturale del Convitto, offrendo un punto di riferimento sia per gli studenti che per i visitatori.
Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, situato presso il Convitto Nazionale di Palermo, è un’importante testimonianza storica dedicata alla memoria di coloro che persero la vita durante il primo conflitto mondiale. Realizzato per onorare il sacrificio dei soldati, il monumento rappresenta un luogo di riflessione e ricordo, mantenendo vivo il legame tra le nuove generazioni e la storia nazionale.
La Statua dell’Immacolata Concezione, collocata presso il Convitto Nazionale di Palermo, è un simbolo di devozione e spiritualità. Raffigurante la Vergine Maria nella sua purezza, la statua rappresenta un punto di riferimento per la comunità scolastica e un segno di protezione. La sua presenza all’interno dell’istituto sottolinea il valore della tradizione e della fede nel contesto educativo.
Il Collegio Gesuitico di Palermo ha origini antiche e profonde radici nella storia dell’istruzione siciliana. Fondato dai Gesuiti, l’istituto divenne un centro di eccellenza per la formazione culturale e religiosa della gioventù. Con la soppressione della Compagnia di Gesù nel XVIII secolo, l’edificio subì diverse trasformazioni, fino a diventare parte del Convitto Nazionale di Palermo. Ancora oggi, la sua eredità educativa e il valore storico dell’istituzione sono testimoniati dall’architettura e dalle tradizioni che permangono nel tempo.
Il Refettorio del Convitto Nazionale di Palermo è un ambiente storico che conserva il fascino e la solennità delle tradizioni educative dell’istituto. Un tempo luogo di ritrovo per gli studenti e il personale docente, il refettorio è oggi un simbolo della vita comunitaria che ha caratterizzato il Convitto sin dalle sue origini. Caratterizzato da un’architettura elegante e funzionale, il refettorio continua a rappresentare un punto di incontro quotidiano, dove si respira un’atmosfera di collegialità e cultura.
Il Refettorio del Convitto Nazionale di Palermo è un ambiente storico che conserva il fascino e la solennità delle tradizioni educative dell’istituto. Un tempo luogo di ritrovo per gli studenti e il personale docente, il refettorio è oggi un simbolo della vita comunitaria che ha caratterizzato il Convitto sin dalle sue origini. Caratterizzato da un’architettura elegante e funzionale, il refettorio continua a rappresentare un punto di incontro quotidiano, dove si respira un’atmosfera di collegialità e cultura.
La banisteria siciliana del XVIII secolo rappresenta uno degli aspetti più raffinati dell’artigianato siciliano, caratterizzata da una grande maestria nell’intaglio del legno. Questa tradizione artigianale si distingue per l’uso di motivi decorativi complessi, come intrecci e motivi floreali, che adornano scale, corrimano e balaustre. Gli arredi in banisteria siciliana erano realizzati con legni pregiati e rifiniti con dettagli finemente lavorati, conferendo agli spazi un’eleganza senza tempo. Presso il Convitto Nazionale di Palermo, è possibile ammirare esempi di questa tradizione, che testimoniano il gusto e la raffinatezza dell’epoca barocca siciliana, dove ogni elemento era pensato per arricchire l’ambiente con un’inconfondibile impronta di stile e bellezza.
La realizzazione della pagina e dei contenuti multimediali sono stati realizzati dagli studenti del Convitto Nazionale Giovanni Falcone